Mazzola Damiano: testimonianza di un detenuto

Voglio iniziare questo breve scritto con delle frasi di Martin Luther king: “La peggiore di tutte le tragedie non è morire giovani, ma vivere fino a settantacinque anni e tuttavia non aver vissuto veramente”; continua dicendo: “Non importa quanto a lungo vive un uomo, ma in che modo utilizza il tempo che gli è concesso!” Oggi io in che modo utilizzo il tempo che mi viene concesso da Dio? E’ una domanda che rivolgo a me stesso: la risposta è semplicissima, principalmente non ascoltando il maligno, ma bensì ascoltando la parola di Dio. Oggi non sono più solo ad affrontare le mie difficoltà, sento che Lui mi guida, c’è un detto che dice:” che ha tempo, non perda tempo”; io non voglio più perdere tempo. Ho voluto scrivere una mia riflessione: Quando la forza dell’orgoglio determina le nostre scelte, la cattiveria dell’invidia determina i nostri sentimenti, e il bisogno di prevalere sull’altro, noi pur essendo chiamati da Dio alla salvezza, siamo nella morte. Mai una scelta di vista viene dalla cattiveria, dell’orgoglio che acceca, dal bisogno di prevalere sull’altro, dall’altro, dall’essere noi stessi il centro della nostra esistenza , mai! Quanti anni perduti nel peccato e la salvezza non viene postata! Quando invece il mondo di ragionare del Signore è il punto luminoso che illumina le scelte, i suoi sentimenti diventano la spinta     ad operare in mezzo agli uomini, finalmente noi siamo salvati da Cristo e camminiamo nella salvezza , tutte le volte che noi camminiamo secondo il pensiero di Cristo camminiamo nella via della salvezza, ho capito che al di fuori del Signore non avrò un altro in cui trovare la salvezza. Gesù disse ai suoi discepoli: “Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti!” (Giovanni 14:27) Non sia turbato il vostro cuore ci dice il vangelo, mi viene in mente uno dei ragazzi diversamente abili che ho incontrato nel carcere di Livorno, con loro si ballava, si pregava, questo ragazzo portava al collo il tau, gli ho chiesto che cos’era, e lui mi ha guardato come dire, mi vuoi prendere in giro? Gesù mi ha detto, gli chiedo , Gli vuoi bene? Mi risponde: “Cos’è la vita senza Gesù, in quel momento ho ricevuto una grande lezione da questo meraviglioso ragazzo, il suo cuore non è turbato da caos della vita che lo circonda, la sua spontaneità e semplicità mi hanno colpito. Molte volte nelle organizzazioni vogliono gente perfetta, capace, che sia brava che sia a posto. Con il carattere che mi ritrovo non ho mai accettato questo metro di valutazione, figuriamoci oggi che Gesù mi ha aperto gli occhi. (Giovanni 21:15-19) Gesù chiede a Simon Pietro per ben tre volte se lo amava e se gli voleva bene, non gli ha chiesto se era laureato o no, ma semplicemente se gli voleva bene, da queste parole ho avuto conferma che non sono i potenti, né i finti scienziati, ne i venditori di chiacchiere che portano avanti questo mondo ma sono coloro che hanno il coraggio di rischiare , di amare! Penso che la nostra inquietudine enorme, proviene in fondo dalla falsità, perché vogliamo giustificarci, ma non c’è giustificazione, noi tutti siamo fatti per amare il Signore. La mia capacità di amare penso che non è legata alle mie condizioni attuali, posso essere influenzato, ma non è legata a questo, sorge dall’interno, allora è gioia sempre. Quando prego sento che lo Spirito Santo prega dentro di me e cambia il mio cuore, mi bastano pochi minuti ma quei pochi minuti mi cambiano la vita, più mi immergo nella preghiera e più sto bene, ho capito che per vivere bene devo mettere la mia testa, il mio cuore, la mia mente continuamente nella parola di Dio e tralasciare i discorsi insensati degli uomini che poi alla fine non ti portano da nessuna parte, anzi possono solo causarmi dispiacere, e danneggiare la mia tranquillità, oggi ho la certezza che attraverso la mia piccola vita, le mie piccole cose, Dio realizzi il suo sogno, e questo mi dà forza di andare avanti, e tanta speranza in un futuro migliore. È l’amore che unifica tutta la nostra vita, rende semplice ogni cosa e togli ogni complicazione, penso che non bisogna porsi tante domande, andare alla ricerca di chi sa che cosa, bisogna avere fede in Dio e basta, non guardare indietro, ma guardare avanti e seguire i suoi insegnamenti, basta veramente poco, oggi per me è l’essere in comunione con Dio lo scopo della mia vita, non è che non sento la stanchezza fisica, il luogo dove vivo non è dei migliori in tutti sensi , ma non ho la stanchezza la psichica, la stanchezza di chi no ha senso nella sua vita, di chi agisce senza mai amare. (Atti 20:35) Paolo parlando agli anziani della chiesa di Efeso gli ricorda le parole di Gesù; (si è più beati nel dare che nel ricevere) se avrei letto questa frase prima di conoscere la parola del Signore avrei pensato di dare cose materiali, ma oggi grazie a Dio penso di aver capito il senso di questa parola “dare”; dare amore , sostegno , conforto e anche un sorriso, se riesco a fare stare meglio un fratello in Cristo di riflesso sto anch’io meglio. Come ho scritto prima il luogo dove vivo non è dei migliori, non importa se sarò criticato dietro le spalle o deriso, perché satana vive anche in questo luogo, ma da lui mi preserva Dio; (Giovanni 17:15) Gesù disse: ” Non prego che tu li tolga dal mondo , ma che tu li preservi dal maligno.” Gesù chiede al Padre di preservarci dal maligno e lui questo lo fa perché ci ama, ma ho capito che anch’io devo fare la mia parte, iniziando a spezzare i meccanismi perversi della vita, bisogna fuggire dalla falsità, dall’ipocrisia, da coloro che minano l’unità con la mormorazione che quasi sempre è calunnia e avvicinarmi sempre di più in coloro che cercano negli altri qualcosa di buono e che non mormorano mai, ma soprattutto immergendomi nella preghiera e la gioia che provo nessuno mai potrà togliermela. Prima che provassi questa gioia, vivevo momenti tristi, momenti di scontentezza e andavo cercando le cause fuori da me, diciamo che è più facile, invece ero io il problema di me stesso, solo quando ho aperto il mio cuore a Cristo ho capito tutto questo, dandomi la possibilità di guardarmi in profondità e di capire con coscienza ciò che sono , la mia gioia e nella fedeltà alla coscienza di ciò che voglio e di ciò che sono in profondità e di questo ringrazio Cristo, lo ringrazio anche per aver scelto come pastore di questo piccolo gregge il fratello in Cristo Alessandro, lui con tanto amore ogni lunedì ci viene a trovare qui in carcere, e con lui si prega, si legge la parola del Signore commentandola, a me mi ha dato la possibilità di rinnovarmi. Io prego sempre che tutti noi abbiamo questo spirito che rinnova e sviluppa comunione………